L'usanza contadina di bruciare il falò proviene da una consuetudine celtica di bruciare i rami secchi come evento propiziatorio per il nuovo raccolto. E così a Milano e provincia è tradizione mangiare la classica cassoela, mentre per deliziare il palato si preparano torte rustiche contadine. Per festeggiare tale evento ho cucinato un classico dolce milanese la Bertolda. Rustica e delicata al tempo stesso veniva e viene preparata come dolce nelle feste tradizionali.
150 gr farina di mais fioretto
150 gr. farina 00
120 gr. zucchero semolato
100 gr. burro
2 uova
100 ml latte
1 bustina di lievito per dolci
la scorza grattugiata di un limone biologico
100 gr. uvetta sultanina (facoltativo)
zucchero a velo q.b.
Procedimento. In una terrina lavorare il burro con lo zucchero, aggiungere le uova una alla volta e mescolare bene formando una crema. Unire le farine setacciate e il lievito. Sempre mescolando, aggiungere il latte poco alla volta ed infine la scorza grattugiata del limone biologico. L'impasto della torta è pronto per essere versato in una tortiera o in una forma di ciambella da 22 cm (imburrata ed infarinata) ma volendo si può aggiungere dell'uvetta precedentemente ammollate in acqua, in questo caso scolare l'uvetta, asciugarla ed inserirla nell'impasto. Infornare a forno caldo statico a 180° per almeno 20/25 minuti a seconda del proprio forno (fare sempre la prova stecchino, se esce asciutto la torta è pronta). Una volta cotta togliere dal forno, far raffreddare bene, capovolgere il dolce su un piatto di portata e spolverizzare con zucchero a velo. Servire.
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