Il Dolce di castagne di Gaiba : la Miazza
Sto effettuando delle ricerche personali sui miei antenati sparsi tra la Lombardia e l'Emilia Romagna. Risalendo indietro nel tempo scopro che i miei trisnonni, quadrisnonni, ecc... provenivano dal Veneto, dalla provincia di Rovigo ed esattamente da Gaiba e da Stienta. Mio padre effettivamente mi aveva già raccontato che il suo nonno ferrarese parlava di questi lontani avi della provincia di Rovigo. Tuttavia non si ricordava l'esatto nome del paese. E così cercando informazioni utili su questi paesi trovo un libro interessantissimo " Gaiba nella Grande Storia". Tramite il prestito interbibliotecario riesco ad avere tale libro, ricco di notizie storiche, culturali di questo territorio, situato sulla riva sinistra del fiume Po. E' il mio modo di conoscere le mie origini, il loro tempo, la storia. Così sfogliando questo libro ricco di storia, di documenti fotografici di grande rilievo, arrivo a pag. 157. Questa pagina è dedicata alla cultura alimentare di Gaiba e dintorni, dove sono presenti alcune ricette di dolci che venivano preparati in alcune occasioni come feste o ricorrenze. Mi è saltato all'occhio un gustoso dolce che assomiglia al castagnaccio toscano e così l'ho voluto provare ma dimezzando le dosi. Un dolce semplice ma come scrive l'autore Paolo Rigoni "un dolce semplice, ma gustoso da accompagnare con un buon bicchiere di vino bevuto in allegra compagnia". Lo si preparava per la festa di Sant'Antonio Abate il 17 Gennaio. Chissà se le mie antenate lo preparavano.
Ecco la ricetta dove tuttavia ho modificato le dosi.
Ingredienti
250 gr farina di castagne
125 gr farina di mais
125 gr uvetta sultanina
125 gr fichi secchi
80 gr zucchero semolato
mezzo litro di latte circa
la scorza grattugiata di mezzo limone
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di caffè preparato con la moka
mezza bustina di lievito per dolci
Procedimento : in una pentola mettere la farina di mais con il latte tiepido e lavorare il composto. Aggiungere i fichi secchi tagliati a pezzettini, l'uvetta ammollata e strizzata, la scorza di mezzo limone, lo zucchero, l'olio e il caffè. Mescolare bene,poi aggiungere la farina di castagne ed il lievito, l'impasto dev'essere morbido, io ho aggiunto qualche cucchiaio di latte in più per renderlo più cremoso. Mettere la pentola con l'impasto sul fornello e cuocere il tutto per circa 15 minuti, mescolando continuamente. Spegnere la fiamma. Ungere uno stampo rettangolare 20 cm. per 30 cm. e versare il composto. Cuocere nel forno la miazza per un altra mezz'ora fino a quando non si formerà una bella crosticina.
Questa ricetta, molto simile al castagnaccio, è veramente gustosa.
Dal libro " Gaiba nella Grande Storia" a cura di Mario Cavriani e Maria Lodovica Mutterle - Minelliana Editrice
interessante :)
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